Un Segno particolare quello del Capricorno che può essere
scoperto solo con un grande sforzo di osservazione e di pazienza. La natura come sempre ci guiderà con semplicità evocativa a conoscere le caratteristiche del Segno.
Molta pioggia, giornate cortissime, luce scarsa: queste le note climatiche del periodo novembre-dicembre.
Ora si aggiunge un particolare rilevante: le allegre tinte autunnali sono quasi del tutto scomparse
nella nebbia del monocolore lasciando grigio-marrone dappertutto, in cielo e per terra.
Gli alberi sono ormai quasi spogli e la terra è coperta di foglie sminuzzate e scolorite dalle intemperie
autunnali.
Eppure in questo periodo di inizio inverno, in cui il freddo vero
prende il posto d’onore e in cui i cappotti si ispessiscono, avvengono alcuni
fenomeni luminosi molto particolari:
uno in casa, dove sembra accendersi un focolare che catalizza tutte le attività vitali del momento, trasformando l'ambiente in un essenziale rifugio protettivo; uno all'esterno: verso metà gennaio iniziano a far capolino quasi ogni anno alcune giornate terse, freddissime che
portano anche in pianura la bellezza del cielo limpido della montagna.
Tra
questi due estremi si muove il Capricorno, l’intimo calore del rifugio e la vetta della luce da
raggiungere. In questi due ambiti il Capricorno
prende vita e mostra la sua natura: in parte "femminile", come il calore intimo racchiuso tra le pareti domestiche, e in parte "maschile", come il sacrificio, la tenacia e l'ambizione necessari per raggiungere le vette della vita.
Ancora un simbolo, molto potente: proprio a dicembre, nei
primi giorni del Capricorno si festeggia il Natale Cristiano: in una grotta sperduta e abbandonata nasce Gesù, luce del mondo (ritornano ancora i due simboli del rifugio, scaldato dal tepore umano e animale, e della luce). Tutto intorno è deserto e squallore, Maria e Giuseppe sono l’immagine
del sacrificio che permette alla nuova Luce di nascere nel Mondo.
Natura austera
dunque, quella del Capricorno, solitaria, protetta da un atteggiamento freddo e
quasi arido,
ma con grandi obiettivi: portare a compimento l’aspirazione vitale e focosa del Sagittario, incarnarla
nella quotidianità della vita, renderla reale, anche a costo di grossi
sacrifici e sforzi (per i quali il Capricorno è ben corrazzato, avendo Saturno come pianeta Governatore).
Eppure, dietro la facciata, il Capricorno è pronto ad accogliere con gran calore i pochi intimi che sceglie come amici e compagni di vita, regalando loro sicurezza e protezione come nessun
altro Segno dello Zodiaco sa fare.
Le capacità
organizzative, tipicamente attribuite al Segno, derivano dal fatto che il
Capricorno, solitario e indomito,
non ragiona più in modo individuale, ma collettivo, e tende a porsi, nella sua forma più evoluta, mete transpersonali: non vuole proteggere la
luce per tenersela stretta, ma per preparare quella piena oblazione che potrà
avvenire solo, alla fine del ciclo, nel Segno dei Pesci.
Quindi il suo sguardo è rivolto all’umanità nel suo complesso e così è
attirato da tutto ciò che obiettivamente dovrebbe proteggerla: le organizzazioni, le
strutture sociali, la politica. E la sua proverbiale ambizione trova il suo fondamento e il suo riscatto nell’alta meta che si prefigge: proteggere la luce.
Naturalmente in
questo cammino molte potranno essere le cadute personalistiche, che porteranno il Capricorno a sperimentare freddezza d’animo, grettezza, avarizia, ma per questo Segno c'è sempre la possibilità di riscattarsi e di riprendere la sua scalata verso il cielo.
In ogni caso arguzia intellettuale e finezza di spirito caratterizzano i nativi del Capricorno, che talvolta vengono presi per cinici da Segni più estroversi,
giocherelloni e ingenui.
Sottolineo in ultimo l’eleganza del portamento, tipica del Capricorno, proteso com'è a
raggiungere le vette.
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