venerdì 21 febbraio 2014

Il Segno dei Pesci



“Marzo pazzerello, prima il sole e poi l’ombrello”. 
L’ultimo mese d’inverno, prima dell’avvento della primavera con il segno dell’Ariete, è il tempo dell’incontro tra i due estremi: la conclusione di un ciclo e l’inizio di quello successivo. 
Dal freddo inverno spuntano giornate tiepide, talvolta soleggiate ma molto spesso piovose. Nella profondità della terra i nuovi semi iniziano a muoversi, rimanendo ancora ricoperti dalla superficie terrosa, pronti però ad assorbire ogni goccia d’acqua che li raggiunga. 
L’alternanza è rapida e imprevedibile per cui bisogna essere pronti a tutto, a spogliarsi degli strati di lana e a ricoprirsi poco dopo, a ripararsi con cerate e ombrelli, portando nelle tasche occhiali da sole e foulard. 
Così la persona dei Pesci, segno doppio e mutevole, non è mai inquadrabile e definibile: quando pensi d’averla capita è pronta a mostrarti un’altra faccia della sua mutevole personalità e a sfoggiare una diversa sfumatura emozionale più adatta al momento, riuscendo a sgusciar via dalle situazioni sgradevoli o difficoltose con l’eleganza di un pesce che fa lo slalom tra le alghe. Per lei i contorni, come in mare, non sono mai ben definiti, tutto è mutevole e tutto sfugge a classificazioni e limiti. C’è sempre un altro punto di vista che si può far proprio al momento opportuno. E come in acqua non è facile afferrare nulla - pesci, alghe o sassi che siano - così è impossibile afferrare e tener fermo un Sole Pesci. Solo togliendolo dall’acqua, ossia dal flusso delle emozioni che lo accompagnano, e irretendolo in una situazione arida e priva di stimoli emotivi, si potrà fermarlo, ma giacerà per terra come morto finché il richiamo di una pur lievissima  emozione non riuscirà a sollecitarlo, rivitalizzarlo e portarlo nuovamente lontano, dove più ama stare. 
Questa fluidità e capacità trasformativa, alle volte irritante per i segni più statici e bisognosi di certezze, ha in realtà un aspetto molto positivo perché permette al Sole Pesci di riuscire a riciclarsi dopo ogni sconfitta. L’incredibile immaginazione, che sorprende come i colori dei fondali marini, permette al Pesci di vedere sempre nuove possibilità di rinascita. 
Non prima però di assorbire tutte le conseguenze della sconfitta e della morte, con cui il segno spesso finisce per confrontarsi. 
E come la natura, irrigidita dal freddo rigore invernale, inizia a muoversi di nascosto prima dello slancio dirompente della primavera arietina, così il Sole Pesci sotto la superficie è sempre in movimento, all’interno del proprio intimo sentire. 
In questo sta la differenza tra la pigrizia del Sole Toro e l’immobilità corporea dei Pesci: mentre il primo, molto legato ai sensi e al corpo, quando è fermo sta davvero riposando, i Pesci, spesso fisicamente pigri, non sono mai realmente fermi, ma navigano costantemente nel mare magnum delle emozioni personali e collettive. Per questo si sentono spesso stanchi ed esauriti anche dopo una giornata passata sul divano davanti alla tv, soprattutto se si sono imbattuti in notizie di guerre, sofferenze psichiche e crisi economiche ecc. 
L’assenza di confini personali ben definiti, pur aprendo varchi a forti insicurezze e spaesamenti psichici, permette ai Pesci una grande empatia, soprattutto con i sofferenti, e capacità psichiche al di là dell’ordinario. Provando una profonda compassione per tutta l’umanità e un reale e appassionato interesse per i temi della salvezza e della redenzione approdano quasi sempre verso qualche forma di devozione religiosa. La comunicazione emotiva con l’altro si spinge così verso il mondo invisibile, l’aldilà, ma anche verso regni di fiaba e fantasia. E anche verso il mondo degli animali da compagnia con i quali il Sole Pesci è abilissimo a comunicare, instaurando una profonda intesa senza parole. 
L’attivazione dell’intuizione, della capacità sintetica di comprensione delle situazioni e delle persone comporta, come risvolto negativo della medaglia, un limite alla possibilità di attingere contemporaneamente alle doti di comunicazione razionale.  Pertanto, di fronte a persone fortemente analitiche e poco inclini a farsi invadere dall’acqua psichica pescina, il Sole Pesci può decidere di isolarsi o di cedere all’utilizzo del linguaggio razionale, accumulando in ogni caso un forte senso di solitudine, incomprensione e vuoto che va a minare la sua sicurezza nell’intima unione di tutte le creature. Insicurezza e scoraggiamento che il Pesci prova anche quando il suo sensibilissimo radar emotivo prende qualche eclatante “cantonata”, facendogli immaginare situazioni cose o persone inesistenti.
Musica, arte, poesia sono in questi casi i migliori alleati per lenire la profonda solitudine che il Sole Pesci può provare. Anche per tenersi lontani dalla facile tentazione della fuga in sostanze psicotrope (tabacco, alcool, caffè ecc.).
La vocazione universale dei Pesci non favorisce rapporti personali troppo stretti, dato che la stessa identica dedizione viene rivolta a tutti, indistintamente. 
Da ciò possono sgorgare alcune difficoltà a livello affettivo.

I temi fondamentali della persona Pesci sono: l’assenza di confini, le vastità, la vaghezza, la mutevolezza e la flessibilità, la variabilità emozionale, la lontananza e la solitudine.

Qualità: adattabilità, intuito, empatia, compassione, devozione, ampiezza di vedute e fiducia nelle possibilità, eroismo

Difetti: invadenza psichica, immobilità fisica, estrema mutevolezza, ipersensibilità 

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