Carissimi appassionati di Astrologia, se anche voi siete sensibili ai cambi di energia, starete sicuramente - come me - in pieno fermento riorganizzativo: riprendere la "routine", organizzare in modo più razionale la giornata rispetto all'anno scorso (scolastico, s'intende!), ridare un senso dignitoso al frigo abbandonato ecc.
Anche per questo ho rinviato di qualche giorno l'aggiornamento del blog, rispettando così la timidezza, l'industriosità e l'umiltà del Segno della Vergine.
Così ora vi accompagno nel mondo di questo Segno, alle volte sottovalutato.
"Passato
il momento dell’esuberanza del Sole leonino, in cui si sperimenta la massima
espansività e il massimo calore e si gode dell’abbondanza, con il tempo della
Vergine ci si affaccia alla conclusione del ciclo produttivo e i raccolti di
questo periodo, oltre che al consumo immediato, sono destinati alla
conservazione previdente per il futuro inverno.
È
necessario quindi scegliere bene ciò che può durare a lungo e diventare
“parsimoniosi” e ragionevoli nel consumare, lasciando fuori le manifestazioni
esuberanti di lusso e spreco del Leone. È il periodo in cui si fanno le
conserve e in cui si trasforma l’uva in vino per goderne tutto l’anno. Avere il
Sole in Vergine significa quindi avere una naturale tendenza conservativa,
molto legata all’effettiva valutazione del bisogno reale (e non
dell’appagamento fine a se stesso). L’opposto della dilagante filosofia
dell’“usa e getta” tanto diffusa in questi anni.
La
ragionevolezza e la capacità critica che permettono di discernere quale
comportamento è adeguato alla situazione sostituiscono il bisogno leonino di
attirare l’attenzione e di porsi al centro del mondo a qualunque costo.
La
visuale del Sole Vergine è infatti quella di chi si pone un po’ all’esterno,
come osservatore, e guarda il mondo attraverso una griglia razionale che ha lo
scopo di attribuire un ordine e un giudizio ad ogni cosa: tempo, cibo,
pensieri, persone, cose. Tutto deve avere il suo posto.
Il
tempo passato a razionalizzare la giornata, evitando sprechi inutili, ad
organizzare la casa, e soprattutto le pulizie, a precisare il budget di spesa è
tempo considerato “prezioso” dal segno della Vergine, perché permette di
garantire alla quotidianità un fluido scorrere senza intoppi.
La programmazione
minuziosa ha lo scopo di rendere al massimo funzionale ogni movimento perché
nulla deve essere sprecato. Per questo la creatività, intesa come libero fluire
di energia e di pensiero, non è presa in considerazione dal segno della Vergine
in quanto non immediatamente utile alla soluzione delle concrete problematiche
di vita di cui si occupa.
La Vergine, pur consapevole (essendo molto analitica)
della diversità delle persone e delle differenti esigenze di ciascuno, non
riesce a limitare ad un uso personale questa sua griglia organizzativa ma tende
a metterla al servizio di ogni persona e ambiente che frequenta,
considerandola, spesso a ragione, il miglior sistema per far funzionare le
cose. Condivide infatti con gli altri segni del quadrante della relazione
(Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione) una forte vocazione sociale e
relazionale: la sua natura organizzativa è rivolta principalmente al piano
concreto delle attività familiari e sociali (in cui sono quindi coinvolte anche
le altre persone), più che all’ordinare pensieri ed emozioni. Pertanto la
critica rivolta al modo di fare degli altri, spesso mal tollerata e vissuta
come critica alla propria personalità da parte di chi non è in sintonia con
questo segno, in realtà non è mai fine a se stessa, ma sempre rivolta ad un
miglioramento, un perfezionamento di una sequenza di lavoro o di un programma
di vita.
Questo atteggiamento, amato e ricercato da chi vuol far
funzionare una collettività, è tuttavia spesso percepito come maniacalità ed ossessività
da cui difendersi, per cui il segno della Vergine finisce per ricevere più
incomprensione di quanto meriti".
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